Milano, 3 ott. (askanews) - Oggi in Italia sono circa 37 mila le donne che convivono con un tumore al seno metastatico. Donne costrette ad affrontare trattamenti terapeutici difficili e debilitanti che perciò, oltre che sul piano fisico, impattano pesantemente anche sulla sfera psicologica delle pazienti, con gravi ripercussioni in termini di benessere sessuale."Dell'aspetto della sessualità bisognerebbe occuparsi da subito. Parliamo da tanto tempo della cura globale della persona, è chiaro che la sessualità e l'intimità fanno parte della persona - spiega ad askanews Gabriella De Benedetta, Psicologo-Psicoterapeuta Uosc Ematologia Oncologica Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale Napoli -. E quindi già dal primo momento, non soltanto quando parliamo di tumore al seno metastatico, ma già dalla prima diagnosi, dal primo momento, bisognerebbe affrontare questa questione e fornire alle pazienti le informazioni necessarie".Fondamentale è intervenire con un approccio multidisciplinare: "Quello che credo che manchi - aggiunge - è una figura intermedia, che possa fare da ponte fra i pazienti e gli oncologi e gli ematologi, ed è la figura dello psico-oncologo".Così, per accendere i riflettori su un aspetto ancora troppo poco considerato, arriva la campagna "La voce dell'intimità. Sessualità e tumore al seno metastatico: parlarne si può", lanciata da un player globale della farmaceutica del calibro di Pfizer partirà in occasione della Giornata Nazionale per il tumore al seno metastatico."L'idea è nata ascoltando i bisogni delle pazienti, in particolare tramite le associazioni Europa Donna e Komen Italia - racconta Biagio Oppi, direttore comunicazione Pfizer Italia -. Questa fase di ascolto ci ha permesso di individuare questo bisogno che sicuramente è importante, forse non ancora adeguatamente trattato, che pensiamo di poter affrontare insieme a persone competenti e a un testimonial assolutamente credibile e valido per la campagna".L'attrice e regista Claudia Gerini è infatti protagonista - insieme a due pazienti e un team multidisciplinare di esperti - di un video che verrà diffuso sui canali social di Pfizer."E' un progetto importantissimo - sottolinea l'attrice -. Io ho veicolato un po' questo messaggio che è rivolto a tutte le donne, a tutte le pazienti oncologiche che hanno voglia di rompere quel silenzio, che hanno un po' di timidezza di vergogna di parlare della propria intimità che cambia. E' stato molto emozionante proprio sentire parlare due pazienti di un argomento che appunto è stato sempre trascurato".Un'iniziativa che conferma il forte impegno rivolto da Pzifer al benessere dei pazienti:"Per Pfizer - precisa ancora Oppi - significa come sempre andare oltre il mero sviluppo del farmaco che chiaramente è la cosa più importante. In assoluto per noi sviluppare farmaci efficaci è fondamentale, abbiamo una pipe line importantissima. Però sappiamo benissimo che dobbiamo anche prenderci in carico parte dei bisogni che non sono legati direttamente al trattamento e alla cura ma alla persona a 360 gradi, quindi alla sua vita personale, alle sue passioni e ai suoi hobby, in modo che possa vivere la vita a pieno"."Iniziative come queste sono fantastiche perchè consentono a tutti di poter pensare che è lecito occuparsi anche della sfera sessuale - puntualizza ancora Gabriella De Benedetta -. E con tutti intendo sia i pazienti e i loro partner sia tutto il personale curante".