Il film realizzato Kip Andersen e Keegan Kuhn (anche grazie a una campagna di crowdfunding ) da un lato cerca di mettere a nudo “l’industria più distruttiva del pianeta” (gli allevamenti intensivi per la produzione di “carne” e derivati che si stanno letteralmente mangiando la Terra), dall’altro indaga sul perché le principali organizzazioni ambientaliste del mondo abbiano un certo “timore” nel parlare di questo argomento, e soprattutto nello spronare le persone (almeno) a consumare meno carne, pesce, uova, latticini. Non a caso il documentario si apre con una citazione M.L.King: “Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici ma il silenzio dei nostri amici”. Il documentario sarà presentato anche in Italia da Essere Animali (qui le info). Per la recensione completa del film:“Cowspiracy”: le vacche, gli allevamenti, il clima e quello che (non) facciamo di Beatrice Montini.