Ecco la rara zebra di Grevy appena nata al Bioparco di Roma

Askanews 2023-09-07

Views 11

Roma, 7 set. (askanews) - Fiocco rosa al Bioparco di Roma: è nata una femmina di zebra di Grevy, specie rara, con le strisce più strette e più alta della zebra comune. La piccola di 5 giorni - il parto è avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 settembre - è stata presentata alla stampa e tra una poppata e una corsetta lontano da mamma Bella si è mostrata vispa e in ottima salute. La presidente della Fondazione Bioparco, Paola Palanza: "Un'ottima notizia perché la Zebra di Grevy è una specie fortemente minacciata, a rischio di estinzione, nella lista rossa delle specie endangered - ha spiegato, ricordando - Ne sono rimasti tra i 2.000 e i 3.000 esemplari in natura, è veramente una specie a rischio".La mamma Bella è nata nel 2006 nel Parco Natura Viva (Verona), il padre Kye a giugno è tornato allo zoo di Ostrava, in Repubblica Ceca."Le nostre riproduzioni non sono fatte a caso, sono autorizzate, gli animali hanno un censimento individuale, vengono un po' scelti, è come un'agenzia matrimoniale, che sceglie a seconda delle compatibilità e del livello di diversità genetica"Ma c'è un'altra femmina nel recinto, Janinka, di 17 anni, proveniente da una struttura zoologica francese, che mostra una silhouette sospetta."Noi speriamo che sia anche lei eventualmente gravida. È molto difficile capirlo nelle zebre, perché sono animali molto timidi. Noi preferiamo non andare a stressare gli animali, soprattutto se c'è l'idea che siano gravide. Sembra anche lei avere una bella pancetta". La zebra di Grevy è indicata come Endangered nella Lista Rossa delle specie minacciate dell'IUCN; la popolazione ha subito una riduzione dell'80% negli ultimi trenta anni e attualmente sono soltanto duemila gli animali presenti in natura.Il Bioparco di Roma partecipa attivamente alla tutela della zebra di Grevy attraverso l'adesione al programma di conservazione EEP (Eaza Ex-situ Programme), coordinato dall'Unione Europea Zoo e Acquari (EAZA), per contribuire al possibile ripopolamento dei parchi nazionali e delle riserve naturali in Africa.

Share This Video


Download

  
Report form