Roma (askanews) - E' un piccolo capolavoro francese che parla molto dell'Italia "Manodopera", miglior film d'animazione agli European Film Awards, nei cinema dal 31 agosto. Il regista Alain Ughetto ha creato dei personaggi buffi e commoventi che rappresentano i suoi antenati, emigrati dal Piemonte in Francia all'inizio del '900. "Mio padre durante tutti i pranzi di famiglia raccontava che in Italia c'era un villaggio in cui tutti si chiamavano come noi. Sono andato a cercare e in effetti esiste Ughettera, anche se del mondo dei miei nonni e bisnonni, di quei contadini e carbonai, non esiste più nulla", ha raccontato.Nel suo film in stop-motion Ughetto ha immaginato un dialogo con la nonna, ha fatto rinascere quei personaggi e il loro mondo: la miseria in cui vivevano, il loro coraggio, i sacrifici, la dignità, i sogni. Un'esistenza fatta di emigrazione in cerca di lavoro, con uomini e donne che hanno fronteggiato due guerre mondiali, epidemie, lutti e razzismo. "Quando mia nonna è arrivata in Francia gli italiani erano molto malvisti, avevano un immagine terribile. In alcune località c'erano cartelli con la scritta "vietato ai cani e agli italiani", ma è grazie al loro lavoro che in Francia sono stati costruiti tunnel, dighe, ogni tipo di infrastruttura. Volevo parlare di questo, dell'immigrazione, di come chi parte lo fa per sfuggire alla miseria. E il mio Paese, la Francia, oggi è diventato come tutti gli altri Paesi: egoista", ha concluso Ughetto.