PALERMO – Il “#tirissiNO” di Manutsa, alter ego della cantante palermitana Manuela Di Salvo, come gesto di reazione ai fatti recenti di Palermo, durante la IV edizione del Canta e Cunta ispirato a Rosa Balistreri, ribelle cantautrice e cantastorie siciliana. La cantante si è spogliata sul palco con un gesto forte ed un messaggio chiaro alla fine della sua esibizione canora sabato 26 agosto, nella casa palermitana dei Festival “Averna Spazio Open”.
Oggi il tema del consenso è centrale, una donna deve poterlo revocare in qualsiasi momento, anche dopo un approccio iniziale con un partner di qualsiasi età. La volontà della donna deve essere rispettata a prescindere, un “no” è sempre un “no” altrimenti è stupro, è violenza e questo è un fatto.
Sulla vittima di uno stupro di gruppo, inoltre, viene esercitata una tripla violenza: fisica, psicologica e di gruppo… sociale (pressione mediatica, familiare e sociale), che di sociale, civile e umano ha veramente poco.
Nella tragica narrazione sui media e sui social poi, così come anche nelle atrocità durante le guerre, le vittime non esistono, vengono raccontate… e la violenza di tanti, di troppi si manifesta con efferata cattiveria a volte camuffata da ingenuità, trasudando una “banale” (cit. Hannah Arendt) dovizia di particolari.