Milano, 6 lug. (askanews) - La sfida è ambiziosa: rendere l'economia italiana più innovativa, digitale e soprattutto sostenibile. Ed è proprio per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane in sostenibilità, innovazione, digitalizzazione e - in misura minore - nei settori della cultura e della creatività, che arriva la garanzia del valore di 110 milioni di euro offerta dal Fondo Europeo per gli investimenti al Gruppo Bper Banca, che comprende anche il Banco di Sardegna. L'accordo, sottoscritto alla sede milanese di Bper, permetterà al gruppo bancario di creare un portafoglio di prestiti garantiti dal Fei fino a un massimo di 240 milioni grazie all'effetto moltiplicatore:"L'effetto leva ci aiuterà a sostenere tipicamente le pmi, quindi parliamo di aziende di dimensioni medio-piccole, e quindi con un taglio medio di finanziamenti che ci immagiamo che possano in qualche modo contribuire per circa 2.500-3 mila imprese - spiega ad askanews Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officier di Bper Banca -. La logica è proprio quella di dare un indirizzo strategico verso quelle che sono le tematiche Esg, aprendo scenari in cui la garanzia renderà più facile l'accesso al credito e la durata dei finanziamenti rispetto a quel mondo".Il finanzimento del Fei beneficia del sostegno di InvestEu, il programma dell'Unione Europea che punta a mobilitare entro il 2027 almeno 327 miliardi di euro da destinare alle priorità strategiche europee."L'economia reale, le Pmi hanno bisogno come secondo problema, dopo avere i clienti: l'accesso al credito - osserva Alessandro Tappi, Chief Investment Officer del Fei -. La garanzia facilita l'accesso al credito grazie alla presa di rischio da parte del Fei che facilita la possibilità delle banche a dare il credito""In tutta autonomia la banca, secondo i criteri predefiniti di ammissibilità, eroga il finanziamento e beneficia della garanzia - aggiunge il manager -. Quindi il Fei non entra nel merito creditizio della singola impresa, ma contribuisce alla presa del rischio, facilitando l'erogazione del credito"."Il Fondo europeo per gli investimenti contribuisce con una parte di garanzia, questo rende la concessione, quindi la possibilità di potere ampliare le linee di credito in una misura che senza quella garanzia potrebbero essere più limitate - evidenzia ancora Kuhn -. Quindi diventa un effetto come dicevamo moltiplicatore, è un effetto espansivo. Quindi a fronte della garanzia che Fei rimette nelle mani di Bper Banca dà la possibilità di accompagnare l'economia reale per importi che sono in per due o per tre".Finanziamenti che possono davvero fare la differenza, specie in una fase complicata come quella attuale."Ci sono tre temi molto importanti e si incrociano in un momento particolarmente difficile della congiuntura - riflette ancora il Chief Investment Officer del Fei -. Uno è la congiuntura, i tassi di interessi che salgono, l'economia che è incerta, e gli aspetti geopoltici particolarmente difficili. Il secondo è un tema di lungo termine, quello della sostenibilità ambientale. E il terzo è quello della digitalizzazione. Mettendo questi tre ingredienti insieme è chiaro che le imprese hanno bisogno di un accesso al credito di medio termine, importante. E con questo cerchiamo di raggiungere questo scopo".Un percorso, quello verso la transazione sostenibile, che vede Bper Banca giocare un ruolo da protagonista:"Ricordo - puntualizza Kuhn prima di concludere - che Bper Banca ha un piano industriale che contempla un numero significativo di finanziamento in ottica Esg, con l'obiettivo di sostenere la migrazione verso un mondo che abbia degli indici di sostenibilità molto più importanti rispetto agli attuali".