Lampedusa, anche Ermal Meta e Marina Rei alla rassegna dedicata a Cristiana Matano: il programma

Giornale di Sicilia 2023-06-22

Views 180

Tre giornate nel segno di giornalismo, impegno sociale, cultura, teatro, musica, mostre, convegni, dal 6 all’8 luglio per l’ottava edizione di Lampedus’Amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano.

Un ricco programma anche quest’anno che si aprirà con l’attore Andrea Bosca con lo spettacolo teatrale La luna e i falò. Tra gli ospiti anche Ermal Meta e Marina Rei. Saranno allestite all’aeroporto di Lampedusa due mostre: L’eredità di Falcone e Borsellino realizzata dall’agenzia Ansa a cura dei giornalisti Franco Nicastro e Franco Nuccio e Il giornalismo che non muore, realizzata e curata dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia in omaggio ai cronisti siciliani uccisi dalla mafia e dal terrorismo.

E poi ancora performance dell’attrice Ester Pantano, le riflessioni colte di Ascanio Celestini. L’obiettivo è accendere i riflettori sul Mediterraneo e su Lampedusa in particolare, terra di frontiera, di accoglienza, di emergenze e di straordinaria bellezza. «Io l’ho sempre definito un percorso morale e sentimentale – spiega Filippo Mulè, presidente dell’associazione Occhiblu -. Quest’anno sul palco di Lampedusa ci sarà tanta qualità da punto di vista giornalistico, teatrale e musicale. Ci saranno convegni e mostre. Sarà una tre giorni ricca. Il premio cresce. Lo notiamo anche dalla partecipazioni, quest’anno se ne sono registrate ancora più rispetto agli altri anni. La giuria infatti sta ancora lavorando e il verdetto non lo conosciamo. Tre giorni – continua Mulè - in cui ricorderemo Cristiana, racconteremo storie di uomini e donne che ogni giorno si impegnano per il sociale, la bellezza ma anche le bruttezze della vita come le guerre, la triste situazione dei migranti e le tragedie nei mari. Il tema di quest’anno è il viaggio, così come nel primo spettacolo che aprirà la rassegna».

Roberto Gueli, presidente dell'Ordine giornalisti di Sicilia, ricorda Cristiana. «Questo è un momento di incontro per ricordare l’amica, la collega e per parlare di temi importanti – dice Gueli -. Ci confronteremo e ci saranno dei premi giornalistici assegnati da una giuria prestigiosa. Ricorderemo i colleghi che non ci sono più, scomparsi per avere svolto il loro lavoro con la schiena dritta come Mario Francese».
Nel video Filippo Mulè, Roberto Gueli

Share This Video


Download

  
Report form