I figli del leopardo è un film commedia del 1965 diretto da Sergio Corbucci. Il viscontiano "Gattopardo", pur essendo stato il campione d'incassi della stagione cinematografica italiana 1963-64 ( con i suoi 2 miliardi e 290 milioni), era costato 2 miliardi e 750 milioni per cui il produttore, Goffredo Lombardo, sperava di potersi rifare col mercato americano; ma in Usa il film di Visconti non "sfondò" (anche perché all'edizione originale fu imposto il taglio di n 30 minuti di film)Lombardo, dunque, s'indebitò, fino al punto di trovarsi costretto a vendere i gioielli della suocera, l'ex diva del muto Leda Gys. Per non dover arrivare a tanto, nel 1965 accettò pertanto che la Titanus producesse una parodia del "Gattopardo" interpretata da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia; per la regia di Corbucci. Il film infatti fu intitolato "I figli del Leopardo" perché in inglese Gattopardo si dice "leopard", e poi perché con questo titolo italiano Visconti non avrebbe fatto causa alla Titanus.
Trama
Il barone Fifì Tulicò, detto il "Leopardo", è un nobile che le disastrose condizioni economiche inducono ad abbandonare l'amata, ma povera, Maria Rosa, per rifarsi le sostanze con un matrimonio di convenienza. A questo punto entrano in campo Franco e Ciccio, cavadenti di professione e girovaghi, figli abbandonati di Maria Rosa e dello stesso barone Fifì Tulicò. Invitati dalla madre ad intervenire per costringere Tulicò a tornare da lei, i due se la devono vedere prima con la banda del brigante Bagalone, poi con i soldati borbonici, quindi con i soldati del generale Garibaldi. Ma, dopo alterne vicende, costringono lo spiantato nobile al matrimonio e al riconoscimento dei due rampolli.
Interpreti e personaggi
Franco Franchi: Franco; Maria Rosa
Ciccio Ingrassia: Ciccio; Barone Fifi Tulicò, detto il Leopardo
Evi Marandi: Margherita
Vittorio Congia: Vittorio
Raimondo Vianello: Generale Baldigari
Alberto Bonucci: Babalone