Roma, 26 mag. (askanews) - La vita va avanti in un mercato a pochi km dal vulcano Popocatepetl, in Messico, nella regione di Puebla, che da giorni erutta spargendo cenere, fumo e lava. Nonostante i rischi elevati, che hanno portato alla richiesta d'evacuazione della zona, in molti non vogliono lasciare la propria casa.Dal 1994 il vulcano si è riattivato dopo quasi sette decenni di quiete e i messicani di San Andrés Calpan, comune a circa 25 km da Popocatépetl, hanno imparato a convivere con esplosioni, fumarole, piccoli terremoti e caduta di cenere in momenti diversi.Nelle ultime ore il vulcano ha fatto registrare piccole scosse, un segnale sismico associato al movimento dei fluidi all'interno della bocca. Rimane in vigore l'allerta "gialla di fase 3", innalzata domenica scorsa dopo che un'intensa pioggia di cenere ha costretto a sospendere per alcune ore le operazioni nei due aeroporti che servono Città del Messico. Il livello successivo, quello rosso, altamente pericoloso, richiederebbe l'evacuazione generale.