Roma, 25 mag. (askanews) - Professionisti come risorsa strategica e sostanziale per le piccole e medie imprese nei loro processi di crescita e di espansione sia sul mercato interno sia - e forse soprattutto - su quelli internazionali. Se ne è discusso a Palazzo Rospigliosi, a Roma, nel corso della prima edizione dell' "Annual Internationalization meeting" promosso da Confprofessioni, la Confederazione italiana libere professioni. "L'economia italiana sta andando meglio delle previsioni grazie soprattutto all'export dove le aziende italiane registrano una crescita costante. - sottolinea il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella - E' chiaro che le piccole medie imprese hanno bisogno di essere affiancate da professionisti che siano competenti e in grado di guidarli con la loro consulenza non solo negli aspetti economico-finanziari ma anche nella compliance, negli aspetti procedurali e in quelli legali. Confprofessioni, con l'evento odierno ha proprio lo scopo di indirizzare i professionisti verso l'internazionalizzazione. Questo il nostro obiettivo: far crescere i professionisti su questo tema".La centralità nella vita delle imprese delle competenze e conoscenze messa in gioco dai liberi professionisti è stata sottolineata anche dal viceministro del MimiIt - il Ministero del made in Italy - Valentino Valentini, che si è soffermato in particolare sul ruolo dei professionisti nei processi di sviluppo all'estero delle imprese. "I professionisti, in fondo, sono delle antenne proiettate al cambiamento - ha detto il viceministro del Mimit Valentino Valentini - I professionisti si adeguano prima per poter aiutare i propri clienti. Servono quindi un po' come un lievito, come un enzima, in questo processo di cambiamento, ad esempio ad esempio nell'attrazione degli investimenti esteri; ma anche nella promozione all'estero. I professionisti servono quindi perché sono coloro che permettono al sistema imprenditoriale di intraprendere operazioni prendendo in considerazione sia i temi amministrativi ma soprattutto, grazie eventi come quello di oggi, sia mantenendo una visione su quello che è il panorama generale al quale devono sempre prestare attenzione".Nel corso dei lavori, Valentini ha anche ricordato le misure a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese messe in campo dal Ministero delle imprese e del made in Italy. "Come Ministero delle imprese e del made in Italy rifinanzieremo tutta una serie di incentivi alle aziende già esistenti come quelli legati a Transizione 4.0, per aiutare la transizione digitale verde - ha aggiunto Valentini - Inoltre un fondo speciale verrà messo all'interno del disegno di legge sul made in Italy per aiutare l'internazionalizzazione e l'attrazione di investimenti vcerso il nostro Paese".Nel 2023 per la prima volta la quota di fatturato derivante dall'export delle imprese manifatturiere italiana ha superato la soglia del 50%.