Roma, 22 mag. (askanews) - Una serata glamour e di talenti ma anche una serata per riflettere sul ruolo delle donne nel cinema, il Gala Women in Motion Award, che dal 2015 a Cannes, organizzato dal gruppo Kering, premia attrici e registe che si sono distinte e vuole dare voce alle disuguaglianze nel campo dell'arte. Quest'anno è stata premiata l'attrice malese Michelle Yeoh, già vincitrice dell'Oscar per "Everything Everywhere all at once". Ma la cerimonia è stata anche l'occasione per parlare della rappresentanza femminile nel settore, ancora molto lontana dalla parità dei sessi."È un'industria ancora molto dominata dagli uomini - ha detto l'attrice polacca Anja Rubik - e ci dimentichiamo di quanto sia importante il cinema, dell'enorme impatto che ha sulla società, sul nostro punto di vista di vedere il mondo, ed è così importante che le donne ne facciano parte perché siamo la metà del Pianeta, siamo la metà della popolazione ed è così importante raccontare storie di donne e raccontare storie da un punto di vista femminile".Per Julie Gayet, attrice francese, nonostante il Mee Too molte cose non sono cambiate e racconta di scene di sesso che ha dovuto girare senza preavviso."Ti dicono: oh, ci siamo dimenticati di dirtelo. Può succedere, a me è successo, e poi ti viene detto: ecco, ti dispiace farlo?. È complicato dire no su un set e di fronte a un'intera squadra, con un regista che ti minaccia: distruggerai il mio film o mi impedirai di fare il film che voglio fare".Un po' più ottimista Salma Hayek, moglie di Francois-Henri Pinault, a capo di Kering, che organizza il premio."Anch'io faccio parte di questo settore, ho dovuto lottare come molte altre persone all'inizio per ottenere parti migliori, un trattamento più dignitoso, il rispetto e la parità di retribuzione, per cui stiamo ancora lottando duramente. Ma ora, con Women in Motion, vediamo anche migliorare la posizione delle donne nell'industria dell'intrattenimento".