I candidati ai David da Mattarella: "Il cinema può vincere la sua partita"

Askanews 2023-05-10

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Roma, 10 mag. (askanews) - "Il cinema è immaginazione e storia, emozione e cultura, svago, sogno, libertà... Il cinema appartiene alla nostra civiltà come un tratto identitario", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti ai candidati ai David Di Donatello ricevuti come ogni anno al Quirinale, prima della cerimonia di consegna dei premi, gli Oscar del cinema italiano, trasmessa su Rai1, diretta ancora da Carlo Conti e da un'emozionata Matilde Gioli.La 68esima edizione ha visto tornare al Quirinale degli habitué come Marco Bellocchio, Mario Martone, Roberto Andò, Toni Servillo, Jasmine Trinca stavolta in veste di regista, Enrico Vanzina che riceverà un David Speciale. Per qualcuno era la prima volta come per Barbara Ronchi, candidata in una cinquina di attrici "big". Ma essere ricevuti da Mattarella è sempre un'emozione, anche per chi come Alessandro Borghi ci è abituato."Da una parte è sempre come per la prima volta, dall'altra alla fine no, e per fortuna, perché ci si rende conto di far parte di un contesto che per me è stato un sogno per molti anni e quindi è sempre un'emozione essere qui che però cambia negli anni".Una festa per il cinema italiano, che, come ha ricordato Mattarella, ha superato la pandemia e non si è fermato anche se le sale non sono tornate a riempirsi come una volta, complici le piattaforme di streaming su cui molti film escono in contemporanea o quasi."Non si deve mai aver paura dell'innovazione. Occorre però governarla, non esserne interpreti inerti e passivi. Il ritmo delle trasformazioni si fa sempre più accelerato. Il cinema può acquisire nuovi formati, ma - va sempre ricordato - non può rinunciare a sé stesso, alla propria cultura, alla propria creatività. Tra i problemi, vi è quello che riguarda le presenze nelle sale cinematografiche. Purtroppo non sono soddisfacenti, e anche il confronto con Paesi vicini ci vede indietro. Occorre attenzione. Le sale, i tanti nostri 'Nuovo Cinema Paradiso', rappresentano un patrimonio di socialità. Non vanno ignorati i problemi, ma nel cambiamento il cinema può certamente vincere la sua partita".

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