Roma, 9 mag. (askanews) - Energia in periferia, l'iniziativa di Banco dell'energia arriva in Umbria grazie al supporto di JTI Italia. Obiettivo: daresostegno a 160 famiglie del territorio, 80 di Gubbio e 80 di Gualdo Tadino.Il progetto, nato per contrastare la povertà energetica, è stato presentato al Palazzo Comunale di Gubbio alla presenza delleistituzioni locali, civili e religiose, e garantirà l'assistenza economica nel pagamento delle utenze ai più vulnerabili e l'istituzione di uno sportello formativo nel Comune di Città diCastello, con un percorso di educazione e consapevolezza energetica che permetta ai beneficiari di ridurre i propri consumi. Un sostegno concreto, che coinvolge non solo il Banco dell'energia, ma anche enti non profit, soggetti accademici e aziende private, in un'ottica di networking che permetta di dareun contributo tangibile e duraturo alle comunità delle periferie colpite. Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs eCommunication Director di JTI Italia: "E' un progetto meraviglioso di cui siamo molto orgogliosi e che rientra nella nostra visione di sostenibilità, ambientale ma allo stesso tempo sociale".Favorire la sostenibilità dei territori è d'altronde un aspetto centrale del fare impresa:"Assolutamente, siamo un partner molto attivo nel mercato italiano ed abbiamo un legame particolare con la regione Umbria, dove continuiamo ad investire e dove recentemente abbiamo firmato un accordo triennale per continuare ad acquistare tabacco italiano. Da qui il nostro orgoglio a partecipare appunto sia dalpunto di vista economico sia sociale"."Energia in periferia' si inserisce all'interno di uno scenariopreoccupante sul fronte della povertà energetica per tutto il tessuto nazionale: secondo L'OIPE - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica - nel 2021 l'Umbria ha segnato un'incidenza media del fenomeno del 6,7%, al decimo posto sul territorio italiano.Un dato ancor più rilevante se contestualizzato su base nazionale: secondo i dati Istat 2021, infatti, il 7,5% delle famiglie italiane vive in povertà assoluta e cioè non ha risorse sufficienti per procurarsi beni e servizi considerati essenziali.Silvia Pedrotti, responsabile operativo Bancodell'Energia:"Il Banco dell'Energia è nato nel 2016 con l'obiettivo di aiutare le famiglie vulnerabili. Una strada lunga e importante. Oggi siamo più di 64 tra enti di settore e aziende che si sono unitein un network con l'obiettivo di andare ad aiutare le persone in povertà energetica. Obiettivo è raccogliere fondi e finanziare progetti sui territori con l'idea di restituire valore ed energia a queste persone che non sono in grado o di pagare la bolletta o di accedere ai servizi energetici primari"."Energia in periferia' in Umbria ha visto la collaborazione, oltre che di Banco dell'energia e JTI Italia, anche di Banco Alimentare e Adiconsum, dell'Unione Nazionale Consumatori e delle associazioni Caritas Gubbio e Banco di solidarietà Gualdo Tadino, puntando a divenire una best practice replicabile in altri contesti di fragilità.