Roma, 9 mag. (askanews) - "Sono anni che in questo Paese si prova a rispondere ai problemi che ci sono, lavorando sulle norme, prendendosela con la Costruzione, peraltro con scarsissimi risultati o intervenendo sulle leggi elettorali. Pensate a quando si è fatto il maggioritario, lo si è fatto esattamente con lo stesso obiettivo: evitare la frammentazione, dare stabilità ma è successo il contrario. Dopo trent'anni di questa tendenza abbiamo un Paese in cui la metà delle persone non vota, la stabilità non è stata guadagnata, i problemi crescono, le risposte ai cittadini non arrivano. Allora forse bisogna fare l'oposto di quello che si è provato a fare; invece di attaccare la Costruzione bisogna provare ad applicarla, magari cominciando a rispondere ai problemi veri degli italiani che hanno a che fare con gli stipendi troppo bassi per rispondere al costo della vita, con una Sanità che non è più un diritto universale perché le persone non si possono più curare e non possono fare prevenzione perché non possono permetterselo. Sarebbe forse l'ora di mettere in campo una legge elettorale che restituisca alle cittadine e ai cittadini il potere di scelta dei parlamentari; basta con le liste bloccate. E, magari, sarebbe l'ora di farla finita con il ricorso e l'abuso alla decretazione d'urgenza e al voto di fiducia per ridare centralità al Parlamento. Se la politica non è più in grado di costruire un rapporto di fiducia, forse ha a che fare con le scelte dell'ultimo trentennio. Continuare in questa direzione non ci sembra la scelta più giusta. Per questo abbiamo ribadito un no molto netto al presidenzialismo, al semipresidenzialismo, al premierato e ad ogni ipotesi che continui ad investire sullo spostamento a favore dell'esecutivo a danno del legislativo".Così il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, al termine dell'incontro a Montecitorio della delegazione di Alleanza Verdi-Sinistra con il Governo nel quadro dei colloqui con le opposizioni promossi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema delle riforme istituzionali.