Gli anni della seconda guerra mondiale e quel terribile bombardamento del 9 maggio del 1943 a Palermo rivivono in una mostra organizzata dall’assessorato comunale alla Cultura e dall’Archivio storico comunale. Sono trascorsi 80 anni da quei momenti e l'amministrazione di Palazzo delle Aquile ha deciso di ricordarli con la rassegna «Palermo, ottant’anni or sono – 1943-2023». Furono giorni che lasciarono un segno nella storia della città, seguite poi dall’ingresso delle truppe americane della settima armata
L’Archivio storico comunale, per i 4 mesi della manifestazione - dal 9 maggio al 9 settembre 2023 -, che vedrà peraltro un ricco cartellone di iniziative, ospiterà all’interno delle sale storiche una esposizione di reperti storici fotografici e documentali. Alla mostra, curata da Attilio Albergoni, si aggiungono tante manifestazioni collaterali in collaborazione con altre istituzioni cittadine. «La mostra sarà una panoramica sul periodo che va dagli anni ‘30 fino alla fine della guerra e l’ingresso degli americani – dice Albergoni -. Ci saranno oggetti di vario tipo che testimonieranno il periodo storico».
Dagli anni della guerra e dei bombardamenti a Palermo sino alla cessazione delle ostilità, l’occupazione alleata, il recupero e la messa in sicurezza del patrimonio culturale distrutto dagli incessanti raid grazie al lavoro del soprintendente di allora Mario Guiotto e del capitano dell’Usaaf Mason Hammond, la mostra ripercorre passo dopo passo le tappe del conflitto in città.
Tra le manifestazioni collaterali visite ad alcuni ricoveri antiaerei rimasti intatti, in diverse zone della città; conferenze, concerti della Fanfara 12° battaglione dei carabinieri di Palermo e della corale San Sebastiano della polizia municipale di Palermo; visita alle postazioni antiaeree di Monte Pellegrino; piece teatrali sull’argomento.
«Le manifestazioni sono un omaggio doveroso a tutti i civili palermitani che persero la vita sotto i bombardamenti e ai militari che combatterono, come poterono, per la difesa della Sicilia e della patria – commenta l’assessore comunale alla Cultura, Giampiero Cannella -. Una storia cittadina spesso emarginata, che trova il suo punto di forza nel ricordo di quei momenti e nelle sue opere d’arte ricostruite alla fine delle ostilità e che oggi possono essere ammirate da tutto il mondo. Le conferenze saranno incentrate su diversi temi correlati, per ricordare e approfondire questo momento storico-culturale che ha segnato profondamente la vita di Palermo, della Sicilia, dell’Italia e dell’Europa».
Nel video Attilio Albergoni, curatore della mostra - Claudia Fucarino funzionario assessorato alla Cultura.