Roma, 2 mag. (askanews) - Il governo celebra il Primo maggio "con i fatti e non con le parole", ha detto Giorgia Meloni utilizzando un messaggio video per rivendicare i provvedimenti approvati nel decreto lavoro il primo maggio. Il testo varato nel Consiglio dei ministri tra i vari provvedimenti contiene un ulteriore taglio del cuneo fiscale. "Noi abbiamo liberato un tesoretto di 4 miliardi, grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti, penso ad esempio al superbonus e alla questione delle accise. Oggi destiniamo l'intero ammontare di quel tesoretto al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo contributivo di 4 punti e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella legge di bilancio".Il che vuol dire, per la premier, un aumento "fino a 100 euro" in busta paga per i redditi più bassi. Nel decreto c'è anche la riforma del reddito di cittadinanza. "Come avevamo promesso distinguiamo chi può lavorare da chi non può farlo. Confermiamo e anzi miglioriamo il sostegno per chi non può lavorare, cioè per le famiglie in difficoltà che hanno al loro interno un minore, un anziano o un disabile ma chi può lavorare viene invece inserito in un percorso di formazione al lavoro con un rimborso spese nel periodo in cui si forma e con incentivi importanti per chi lo dovesse assumere".Giorgia Meloni ha citato anche i sostegni all'assunzione dei disabili, gli incentivi per i giovani, la detassazione dei fringe benefit, le norme per la sicurezza nell'alternanza scuola-lavoro. Polemiche dall'opposizione e dai sindacati che la premier ha detto di "non capire". Il Pd ha parlato di un consiglio dei ministri "provocazione". Secondo la segretaria Elly Schlein il decreto lavoro aumenterà la precarietà. Critiche anche dal M5S: "La povertà per questo governo è una colpa che non si può perdonare" ha commentato Giuseppe Conte.