Computer portatili, smartphone, tablet, giochi da tavolo per bambini ancora confezionati, una cassa audio, una stampante, uno scanner, nonché un maxi televisore da 65 pollici. Ecco quanto sequestrato dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto della preside antimafia della scuola "Giovanni Falcone" del quartiere Zen di Palermo, finita ai domiciliari insieme al vicepreside e ad una impiegata di una ditta dedita alla vendita di materiale informatico. vbo