Milano, 17 apr. (askanews) - Il tribunale della città di Mosca ha condannato l'attivista di opposizione Vladimir Kara-Murza, a 25 anni di carcere per "alto tradimento" e diffusione di informazioni false sull'esercito russo: lo riferisce la Ria Novosti, spiegando che la pena dovrà essere scontata "in una colonia penale con regime rigoroso".Kara-Murza, giornalista e politico russo di opposizione da sempre critico con il presidente Vladimir Putin, è stato riconosciuto come agente straniero sulla base delle leggi repressive del regime russo. Il giornalista, 41 anni e padre di tre figli, era stato arrestato nell'aprile del 2022, inizialmente con l'accusa di aver diffuso informazioni false sulla guerra in Ucraina, fatto a sua volta punibile sulla base di leggi adottate ad hoc dopo l'inizio dell'invasione. In carcere le sue condizioni di salute si sono deteriorate: secondo i suoi avvocati, soffre di una neuropatia a entrambi i piedi."Questo verdetto confonde erroneamente l'attivismo per i diritti umani con l'alto tradimento e costituisce una reminiscenza della repressione dell'era staliniana", ha dichiarato Natalia Zviagina, direttrice di Amnesty International Russia.L'accusa di "alto tradimento" si basa sulla cosiddetta "cooperazione con uno stato membro della Nato", consistente nell'aver preso parte a conferenze a Lisbona, Helsinki e Washington nelle quali Kara-Murza aveva condannato l'invasione russa dell'Ucraina.Il giornalista era uno stretto collaboratore di Boris Nemtsov, assassinato nel centro di Mosca nel 2015, e aveva cooperato con l'ex prigioniero di coscienza Mikhail Khodorkovsky - ora in esilio -, con gruppi di opposizione, organizzazioni non governative per i diritti umani e organi d'informazione indipendenti.Il Cremlino ha affermato di non voler commentare la decisione del tribunale.