Firenze, 13 apr. (askanews) - Le due opere più famose di Sandro Botticelli, "Allegoria della Primavera" e "Nascita di Venere", custodite alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, diventano orologi, parte della collezione di Swatch dedicata ai grandi musei internazionali. E per l'occasione del lancio nel capoluogo toscano anche il negozio affacciato sul Duomo è stato allestito con le suggestioni della pittura rinascimentale."La sfida di inserire un museo italiano tra tutti i musei con i quali abbiamo fatto collaborazioni negli ultimi cinque anni - ha detto ad askanews Carlo Giordanetti, Ceo dello Swatch Art Peace Hotel - era già una sfida importante, poi quest'anno nella quale Botticelli è particolarmente 'caldo' come artista, visto che si sta preparando una grande esposizione che partirà per la Cina e alcune sue opere hanno ispirato oggetti che saranno presentati al Salone del Mobile, mi sembra che arriviamo perfettamente in tempo".L'operazione è interessante anche nell'ottica di osservare come cambiano le strategie di comunicazione di un museo come gli Uffizi, ai primi posti per visitatori al mondo e ultimamente contraddistinto da un'attenzione importante al pubblico più giovane e ai social media. "Guardando l'ora, anche se solo per una frazione di secondo - ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - le persone vedono anche una nostra opera d'arte, come ricordo, come invito e come promessa di una ulteriore visita futura".Con l'obiettivo, tanto per il museo quanto per l'azienda, di allargare il pubblico della cultura. "Da sempre l'idea di Swatchdi lavorare con gli artisti e con le opere d'arte - ha concluso Giordanetti - è proprio quella di portarle il più vicino possibile alla vita di tutti i giorni, tenendoli al polso entriamo quasi in confidenza con questi capolavori".Capolavori la cui trasposizione in orologi è stata seguita attentamente dagli Uffizi, fin dall'inizio del progetto, e oltre alla cessione dei diritti per l'utilizzo delle immagini il museo appare direttamente sul cinturino con il proprio logo. Anche questo è un tassello del racconto di come i musei provano ad ampliare il proprio ruolo e la propria presenza nella società e nell'economia.