(Adnkronos) - Il diritto all'istruzione come diritto fondamentale, è questo il pilastro su cui si fonda l'iniziativa “Missioni possibili: Roma Tre e il carcere”. Presentata oggi nell'Aula Magna di Giurisprudenza la Giornata dedicata alle attività dell'Università Roma Tre negli istituti penitenziari della Regione Lazio. L’Università riesce ad andare oltre le sbarre, offrendo un percorso di riabilitazione e di reinserimento sociale a quei detenuti che vogliono scommettere su una nuova possibilità.
“Se è vero che l'università fa bene al carcere - ha detto il Rettore Massimiliano Fiorucci, intervenuto da remoto - possiamo dire anche che il carcere fa bene all'università, perché contribuisce a dare senso profondo all'impegno sociale e culturale, creando nuova consapevolezza”.
Sono novanta i detenuti nelle carceri del Lazio iscritti ai corsi di laurea offerti dall’Università Roma Tre. L'ateneo romano può vantare una breve ma importante storia di integrazione e di inclusione nei confronti della popolazione carceraria. In Italia sono circa 40 le Università dotate di un Polo Universitario Penitenziario, per un totale di quasi 1500 studenti detenuti.