Cresce la protesta degli operatori sociosanitari con contratto co.co.co. dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo. Dopo la riunione tenutasi ieri che aveva dato ai 56 operatori sanitari speranze di stabilizzazione, questa mattina è arrivata la notizia che al 31 marzo non saranno più prorogati i contratti: «Dopo aver manifestato ieri pensavamo che l’assessore alla Salute avesse trovato un punto di incontro con la nostra azienda ospedaliera - racconta Giovanna Lo Porto -, invece abbiamo avuto l’amara scoperta di una delibera che conteneva la proroga fino al 30 giugno per coloro che si trovavano a tempo determinato, mentre noi al 31 marzo siamo licenziati».
Da quanto emerso da un confronto tra i lavoratori e il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Walter Messina (che però oggi non ha replicato alla protesta), la proroga non sarebbe possibile a causa della pianta organica, ovvero il documento che stabilisce quanti lavoratori Oss debbano esserci per ogni degente, non ancora aggiornata dopo oltre dieci anni.