Roma, 14 Feb. (Askanews) - Al termine di tre giorni di rivendicazioni e condivisione, l'Unione degli Studenti ha concluso la sua Assemblea Nazionale con un simbolico flash mob davanti la sede del Ministero dell'Istruzione per porre all'attenzione del Governo, insieme ad Action Aid, il diritto allo studio, il benessere fisico e psicologico degli studenti ed il contrasto alle diseguaglianze educative ed alle discriminazioni. Al grido di "Mai più invisibili", 200 studenti si sono riuniti nel cuore della Capitale per lanciare, in pubblica piazza, al mondo della politica ed all'attuale squadra di Governo delle proposte che possano cambiare il sistema dell'istruzione italiana, ed in particolare i suoi strumenti di partecipazione e rappresentanza studentesca. A raccontare i connotati dei tre giorni di Assemblea Nazionale è stata Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Unione degli studenti: "Siamo scesi in piazza per chiedere una riforma della rappresentanza studentesca, affinché gli studenti possano avere gli strumenti per dialogare con la politica e farsi, così, realmente ascoltare". La manifestazione ha fatto seguito alla campagna nazionale "Possiamo tutto" promossa lo scorso settembre da Unione degli Studenti ed ActionAid. Maria Sole Piccioli, responsabile education in ActionAid Italia, ha spiegato gli obiettivi della nuova campagna: "È fondamentale aprire non soltanto dei canali di consultazione, ma far sì che all'interno delle politiche scolastiche siano aperti dei canali di 'co-decisionalità', di coprogettazione". Al termine del flash mob, la manifestazione si è conclusa con un momento di idee e proposte che, nonostante l'assenza del Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, sono state condivise con l'auspicio di allacciare un dialogo concreto con le istituzioni.