Città del Vaticano, 4 feb. (askanews) - "Fratelli e sorelle, per intercedere a favore del nostro popolo siamo chiamati anche noi ad alzare la voce contro l'ingiustizia e la prevaricazione, che schiacciano la gente e si servono della violenza per gestire gli affari all'ombra dei conflitti".Lo ha detto Papa Francesco nel suo incontro, nella Cattedrale di S. Teresa di Giuba, con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati ed i seminaristi del Sud Sudan."Se c'è una tentazione da cui dobbiamo guardarci, - ha poi aggiunto nel suo discorso al clero locale il Papa - è quella di lasciare le cose come stanno e non interessarci delle situazioni per paura di perdere privilegi e convenienze". "Per liberare dal male non basta infatti la profezia, occorre protendere le braccia ai fratelli e alle sorelle, sostenere il loro cammino".