Milano, 27 gen. (askanews) - "Io la penso in questo modo da sempre, perché è il nostro programma: nelle aree più difficili del Paese non solo bisogna mandare gli insegnanti migliori ma bisogna anche pagarli meglio. Questo in generale in quelle che noi chiamiamo aree di crisi sociale complessa, dove ci deve essere il tempo pieno, dove gli insegnanti vanno mandati. Dopodiché che ci sia una differenza tra un insegnante che percepisce 1.200-1.300 euro e vive a Milano e uno che li percepisca in un'altra Regione che ha un costo della vita inferiore oggettivamente c'è. E questa è una cosa di cui bisogna tener conto. Dopodiché credo non sia la priorità della scuola italiana". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, a Milano per una iniziativa a sostegno di Letizia Moratti."La priorità è il tempo pieno e soprattutto il fatto che si identifichino quelle zone d'Italia dove il livello culturale e di istruzione delle persone condanna i bambini e i ragazzi all'infelicità prima di tutto oltre che alla disoccupazione. E lì bisogna intervenire mandando gli insegnanti migliori e pagandoli di più. Questo è quello che abbiamo espresso nel programma elettorale", ha concluso Calenda.