Milano, 24 gen. (askanews) - Giudizi positivi per le misure varate con la Legge Finanziaria in materia fiscale, ma anche segnalazioni e sollecitazioni per il coronamento definitivo delle misure in una prospettiva di maggior tutela - ancora necessaria - per contribuenti e professionisti: in particolare sulla depenalizzazione delle violazioni formali, sull'equo compenso dei professionisti e sulla doppia tassazione per le casse di previdenza. E' quanto viene sottolineato da Marcella Caradonna - presidente Odcec di Milano - e da Luigi Pagliuca - presidente della Cnpr - che hanno preso parte al "6° Forum Nazionale dei commercialisti ed esperti contabili" che si è svolto a Milano."La tregua fiscale va nell'ottica di ricostruire una dimensione di fiducia tra contribuente e Stato - dice Caradonna - Però se abbiamo la 'tregua', ma per coloro che usufruiscono di questa misura resta ugualmente la spada di Damocle penale per i reati formali, è chiaro che un lavoro fatto a metà".Misure più coerenti sono necessarie, per i professionisti, anche in materia di equo compenso. "L'equo compenso riguarda il riconoscimento della professionalità di noi commercialisti perché un vincolo nell'elaborazione dei compensi - dice Caradonna - Però è chiaro che se le sanzioni per chi viola le tariffe sono solo per chi è iscritto all'Ordine e non anche, a parità di prestazione, per chi non è iscritto vi è una iniquità, comunque già all'attenzione del vice ministro Sisto"."L'equo compenso è un battaglia di civiltà - aggiunge il presidente della Cassa nazionale di previdenza dei Ragionieri commercialisti ed Esperti contabili, Luigi Pagliuca - presto sarà realtà e i professionisti saranno finalmente tutelati da un eccesso di concorrenza. E' però importante effettuare i correttivi sottolineati, altrimenti chi è professionista iscritto all'ordine deve rispettare l'equo compenso, mentri chi non è iscritto può non rispettarlo, spostando il problema. Quindi: ottimo il lavoro del legislatore, ha fatto 30! Ora deve però fare 31: tutelandoci anche dagli abusivi".Il presidente della Cassa di previdenza Ragionieri commercialisti e degli Esperti contabili ha poi sottolineato la necessità di un correttivo per quanto riguarda la tassazione degli utili generati dagli impieghi delle casse di previdenza: meccanismo per il quale - nei fatti - i risparmi dei beneficiari sono tassati sia quando vengono impiegati dal fondo, sia nuovamente quando vengono restituiti attraverso le pensioni."Far pagare ai pensionati due volte le tasse, perché di fatto le casse di previdenza sono il patrimonio dei pensionati, non è più tollerabile - ha detto Luigi Pagliuca - Tra le tante cose che possono essere fatte, colpire la fascia più debole, cioè le persone che dopo aver lavorato per una vita devono poter godere dei frutti del proprio risparmio previdenziale, non è certo la cosa più giusta. Questo governo ha fatto tanto per le libere professioni; pensi ora anche a questo aspetto che riguarda sempre i professionisti, ma in quella fase della vita in cui non possono più lavorare".