L'esasperarsi della situazione politica in Iran, con il regime della Repubblica Islamica che alle continue proteste di piazza ha iniziato a rispondere con le esecuzioni sommarie degli arrestati, ha spinto circa un migliaio di iraniani residenti in Italia a tornare in strada. Lo hanno fatto con una manifestazione che ha attraversato le vie del centro. "Quelle che rischiano l'esecuzione sono persone che hanno partecipato alle manifestazioni per la morte di Mahsa Amini. Questo vuol dire che al loro posto potevo esserci io", ha detto una manifestante. Ma ad agitare la comunità iraniana c'è anche un episodio avvenuto in Italia lo scorso 7 dicembre, quando al Senato si è svolta un incontro con Maryam Majavi, la leader in esilio del Consiglio Nazionale della Resistenza dell'Iran. "Non rappresenta gli iraniani e non ha assolutamente il sostegno del nostro popolo, anzi, la sua organizzazione è odiata in Iran - ha spiegato una partecipante -. Siamo stupiti. L'Italia per tre mesi non ha ascoltato la nostra voce e ora li invita come alternativa al regime. E' assurdo".di Francesco Giovannetti