Roma, 13 ott. (askanews) - E' l'imprenditore che ha saputo mettere insieme il territorio ed i valori sociali, l'80 per cento di esportazioni e la considerazione per ogni dipendente. L'Università La Sapienza di Roma ha conferito un dottorato di ricerca honoris causa in Management, Banking and Commodity Sciences a Brunello Cucinelli.Nell'aula magna del rettorato, Cucinelli, noto anche come il 're del cachemere' ha ricevuto il riconoscimento e tenuto una lectio magistralis.La rettrice, Antonella Polimeni, nella sua prolusione ha sottolineato l'esempio di Cucinelli come esponente di un "capitalismo umanistico", che propone un "lavoro rispettoso della dignità morale ed economica dell'uomo"."Mi piacerebbe dedicare questo dono alla mia splendida Italia - ha detto l'imprenditore - e ai giovani italiani, sono i più bravi ad intercettare la non linearità delle cose. E sono, secondo me, più educati che istruiti, ed è quell'Italia che grazie al nostro stato sociale sta passando un momento meraviglioso, il nostro Pil cresce".Nella allocuzione del preside della facoltà di Economia, il professor Fabrizio D'Ascenzo ha spiegato come Cucinelli sia da considerare come una delle eccellenze del mondo dell'imprenditoria italiana, "alfiere dell'eleganza italiana e simbolo di cultura e tradizione". "Nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa - ha detto - il concetto di restituire adottato da tanti imprenditori, prende un significato particolare in Brunello Cucinelli quando parla di 'sostenibilità umana'. Nell'intervento che ha effettuato in occasione del G20 a Roma poco più di un anno fa, dedicato a temi altissimi quali quelli dell'emergenza ambientale e climatica mondiale, Cucinelli ha suddiviso la sostenibilità umana in quattro branche: quella del Creato, economica, morale e culturale"."Noi siamo la più grande manifattura al mondo di qualità - ha concluso Brunello Cucinelli - e noi dobbiamo solo tornare a dare al lavoro dignità morale ed economica, perché lavorare magari per 1.400 euro non è così tanto facile. Dobbiamo convincere i nostri giovani di tornare a far lavori nobili sia sotto il profile morale che sotto quello economico".