https://www.pupia.tv - Per dieci anni sarebbero riusciti a imporsi nei territori di Pulsano, Leporano e Lizzano, nel tarantino, controllando i terreni adibiti a pascoli ed "esercitando un'asfissiante forza intimidatrice nei confronti di numerosi imprenditori agricoli" che sarebbero stati "costretti a subire le invasioni di più mille capi di bestiame".

Animali di proprietà delle quattro persone arrestate dai carabinieri per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di introduzione di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo, estorsione, incendio, danneggiamento e occupazione di edificio, oltre che - a vario titolo - dei reati di detenzione e porto illegale di armi, furto e minaccia. Si tratta di un padre, dei suoi due figli e di un nipote dell'uomo: tre sono in carcere, un altro agli arresti domiciliari.

L'attività, andata avanti fino allo scorso mese di giugno, avrebbe provocato "ingenti danni a colture e piantagioni oltre a una grave compromissione dello stato agronomico dei terreni", spiegano gli investigatori coordinati dalla procura di Taranto. Diverse centinaia gli ettari flagellati dal pascolo incontrollato di greggi. L'attività dei quattro sarebbe incominciata dopo l'occupazione abusiva di un'antica masseria con le relative aree di pascolo "da destinarsi a ricovero degli animali e a sito per la macellazione clandestina".

I carabinieri si sono scontrati con la paura delle vittime, spesso minacciate e che avrebbero preferito trovare un accordo con gli indagati per salvare le loro aziende. Alcune di loro però, stanche dei continui soprusi, hanno deciso di denunciare e collaborare con le forze dell'ordine. (09.09.22)