"Oggi, con la vigenza della legge Cartabia, le esternazioni di Falcone e Borsellino sarebbero sottoposte a provvedimento disciplinare. Con questa riforma, tutti potranno intervenire nel dibattito pubblico, tranne chi conosce in maniera approfondita i fatti processuali". Con queste parole il consigliere togato del Consiglio Superiore della Magistratura, Nino Di Matteo, durante la presentazione del libro di Vittorio Manes 'Giustizia mediatica" tenutasi a Milano all"interno di Palazzo di Giustizia, si è soffermato sulla riforma del ministro della Giustizia definita "retrograda e pericolosa". "Sono convinto che la tutela della presunzione di innocenza sia sacra, ma non si attua mettendo il bavaglio ai magistrati" ha concluso il magistrato Di Matteo. Di Edoardo Bianchi