Milano, 31 ago. (askanews) - I cieli di Alghero protagonisti di un addestramento congiunto fra Aeronautica Militare e Marina Militare italiana. L'evento addestrativo Alarp (Air Landed Aircraft Refuelling Point) - in pratica un rifornimento a terra, con motori accesi (in gergo hot pit), da un Kc-130J a 2 F-35B - ha avuto come obiettivo principale quello di ampliare la specializzazione nell'impiego dei velivoli di 5 generazione nella versione Stovl, cioé a decollo corto e atterraggio verticale, in grado dunque di compiere missioni in teatri operativi in cui non ci sono piste adatte ad atterraggi convenzionali, perché troppo corte o magari in parte danneggiate e inagibili. Una capacità operativa fondamentale per evitare la necessità di rischierare i velivoli su basi lontane dal teatro di operazioni con un incremento di costi e dei rischi, come ha spiegato il Generale di Squadra Aerea, Luca Goretti Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica. "Noi abbiamo sempre detto che dobbiamo andare a cercare piste corte, ce ne sono moltissime nel mondo ma non possiamo addestrarci in quei posti, dobbiamo cercare in Italia posti simili quindi Alghero, Pantelleria e altri siti simili potranno essere molto utili per far crescere operativamente un sistema d'arma, un sistema capacitivo di aderenza per la proiettabilità della nostra componente". Proprio di recente è stata svolta da un F-35B una attività in Islanda, che ha permesso di addestrarsi direttamente in uno scenario operativo. Fra gli obiettivi, oltre al potenziamento della capacità e della velocità di intervento, il miglioramento della capacità di cooperazione. E in Sardegna si lavora al futuro dell'Aeronautica anche sui banchi di scuola: da poco, infatti, è iniziato il primo corso operativo alla International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu, un centro di addestramento avanzato di volo militare internazionale, nato dalla collaborazione tra Aeronautica Militare e l'azienda Leonardo e aperto anche ai piloti di Forze armate straniere.