Roma, 5 lug. (askanews) - Benvenuti a Oosterwolde, uno spazio verde di 43 chilometri quadrati vicino ad Amsterdam, dove gli amministratori hanno deciso di "restituire la terra agli abitanti" e di lasciarli liberi anche di costruire, a patto di destinare metà del terreno all'agricoltura urbana."Sì, facciamo del nostro meglio, non siamo sicuramente degli agricoltori professionisti, abbiamo cominciato con il potare gli alberi da frutto, l'obiettivo è che Osterwolde produca più cibo di quello che consuma", ha spiegato a France Presse Jeroen Dobber, uno dei residenti.Ognuno costruisce con i suoi tempi e secondo la sua fantasia ad Oosterwolde. Barbara van Schaick, che ha lasciato Amsterdam due anni fa per questo progetto pioniere, nella sua porzione di terreno ha seminato pomodori, cipolle e alberi da frutto vicino alla sua casa, ancora in costruzione:Barbara van Schaick, residente a Oosterwolde: "Potete costruire tutto da soli, decidete tutto voi, non ci sono delle condizioni. È molto piacevole, soprattutto la combinazione con l'agricoltura urbana. È piacevole, aperto, si può vivere all'esterno. Allora sì, questo mi attira davvero".Il terreno è situato su dei "polder", i tratti di mare asciugati artificialmente, prima che venisse restituito alla gente nel 2016, grazie a un'iniziativa di un'azienda (MVRDV) e un politico olandese."Infatti, si è passati dal mare alla terra agricola. Per molto tempo si trattava di terre agricole di agricoltori biologici, a partire dagli agricoltori biologici, a partire da agricoltori biologici e terre biologiche, hanno fatto di Oosterwolde un progetto in cui la terra torna alla gente", afferma Nadine Alsaz, qui dal 2017.Le case future di Oosterwolde dovranno essere ben isolate e gli abitanti dovranno privilegiare le energie rinnovabili e le pompe a calore.Immagini France Presse