https://www.pupia.tv - Nel pomeriggio di giovedì 21 aprile, nell’ambito di un dispositivo di controllo economico del territorio, volto anche al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti e attuato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecco, in collaborazione con i Reparti del Corpo di Parma e Como, una persona è stata arrestata ed è stato sequestrato un carico di 14 kg di cocaina.
Nel corso dei controlli previsti da tale descritto dispositivo, i finanzieri lecchesi hanno individuato un soggetto che veniva riconosciuto come un sospettato di essere coinvolto in traffici di droga. Iniziava, quindi, un pedinamento che si sviluppava fra le province di Lecco, Como e Parma. Ed è proprio al casello autostradale di Parma Fiera, che i militari della Guardia di Finanza sottoponevano a controllo il sospettato, un uomo di circa 30 anni, di origine albanese. Il successivo controllo della vettura, a bordo della quale viaggiava l’uomo, ha permesso di individuare un ingegnoso sistema di doppio fondo posto sul pianale del veicolo. Due separate botole che si aprivano con un sofisticato sistema di sblocco a due fasi: elettronico e meccanico.
All’interno della botola, lato passeggero, i militari della GdF di Lecco rinvenivano, stipati nel doppio fondo, ben 10 confezioni di sostanza stupefacente, quelle che in gergo vengono definite “mattonelle” o “panetti”, per un peso complessivo di circa undici chilogrammi. Le analisi effettuate con il narco-test confermavano che la sostanza individuata risultava positiva alla cocaina. Sulla scorta di tale rinvenimento, altra pattuglia della Guardia di Finanza di Lecco si portava a Mariano Comense (Como), presso la dimora del soggetto tratto in arresto. La perquisizione eseguita presso tale abitazione permetteva il rinvenimento di ulteriori tre chilogrammi circa, di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Lo stupefacente sequestrato, una volta tagliato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato agli spacciatori al dettaglio guadagni calcolati per circa 2 milioni di euro.
Il soggetto indiziato è stato associato alla case circondariale di Parma e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria del capoluogo parmense. Per le condotte illecite, sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. (23.04.22)