"Il desiderio innato dell'umanità di esplorare ha un potere unificante insuperabile anche in un momento di crescente polarizzazione politica, come quello che stiamo vivendo". Luca Parmitano, astronauta catanese dell'Esa e colonnello dell'Aeronautica militare italiana, apre il suo discorso nell'aula magna dell'università Lumsa di Palermo con la difesa dei programmi spaziali considerati come modelli pacifici di ricerca contro confini geografici e ideologie politiche. A Parmitano è stata conferita la laurea honoris causa in Economia e management dall'ateneo palermitano. "Per avere votato la sua vita interamente a svolgere attività fondamentali alla frontiera dell'innovazione, dell'esplorazione e della tecnologia a livello globale", questa la motivazione del rettore Francesco Bonini durante la cerimonia. Presenti i genitori di Parmitano, in prima fila, autorità politiche e militari, e l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. L'astronauta cita i programmi della Stazione spaziale internazionale come modelli in grado "di fornire una esperienza unica e capacità di superare voragini ideologiche e geografiche". Silenzio, invece, sulle sanzioni tecnologiche imposte alla Russia per la guerra in Ucraina. Poi l'appello a una missione spaziale italiana ed europea, insieme. "Più investimenti nella ricerca spaziale in Italia, sbagliato dipendere da altri". L'articolo .di Marta Occhipinti