https://www.pupia.tv - La droga arriva prima se consegnata in taxi. E così faceva la banda di spacciatori che operava nella zona sud-ovest di Milano, tra il quartiere Giambellino e Cesano Boscone, individuata e fermata ieri dagli agenti dell’antidroga della Squadra Mobile di Milano, guidata da Marco Calì e da Domenico Balsamo.

L’organizzazione, composta da sei persone, 5 italiani e un albanese di età compresa tra i 48 anni e i 62 anni, faceva capo ai fratelli L. e M.P. Quattro indagati sono in carcere; il tassista è ai domiciliari mentre il sesto uomo deve presentarsi alla polizia giudiziaria. Inoltre, tre su sei dei fermati avevano precedenti per reati specifici. A tutti è stato contestato il traffico e la detenzione di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro.

Si ritiene che l’organizzazione, ciascuno di loro con ruoli ben precisi, distribuisse almeno cinque chili di cocaina al mese. Stando all’indagine, coordinata dal pm Silvia Bonardi, il prezzo della polvere bianca variava da 34 mila euro ai 40 mila euro al chilo, a seconda dell’acquirente. Il 2 aprile scorso era stato arrestato uno di loro, T.P., perché trovato dai poliziotti in possesso di 750 grammi di cocaina. L’uomo, in quella circostanza, era stato controllato dagli agenti mentre stava portando la droga a un cliente vicino a un bar di Cesano Boscone, a bordo di un taxi, il cui conducente si ritiene essere stato un complice.

Nel corso dell’indagine sono state poi acquisite prove per ritenere che l’organizzazione avesse un’ampia gestione delle forniture di cocaina ai gestori delle varie piazze di spaccio tra Giambellino e Cesano. Le perquisizioni in casa degli indagati hanno consentito di sequestrare 30 grammi di cocaina e 5mila euro. (21.12.21)