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“Dalla attività investigativa e’ emerso il coinvolgimento di alcuni minorenni nell’attività di spaccio. In particolare dalle attività di video sorveglianza e’ stata documentata la presenza di un minore che riceveva dai clienti il denaro e poi procedeva ad autorizzare la cessione della sostanza stupefacente che veniva perpetrata però da altri appartenenti al gruppo criminale”.
Lo afferma il Comandante dei Carabinieri di Catania, Col. Rino Coppola, in merito all’operazione ‘Quadrilatero’ che ha portato a venti ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettante persone, due delle quali attualmente irreperibili, ed alla disarticolazione di gruppi criminali che gestivano 3 fiorenti ‘piazze di spaccio’ di sostanze stupefacenti (cocaina, crack e marijuana) radicate nel popolare quartiere di ‘San Cristoforo’ zona ‘San Cocimo’ roccaforte degli affiliati all’omonimo gruppo capeggiato da Maurizio Zuccaro, organico alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano.
“C’erano pure degli acquirenti - aggiunge il Col. Coppola- che spingendo il passeggino con i figli minorenni andavano ad acquistare la droga. Un soggetto poi - evidenzia- pur agli arresti domiciliari continuava a spacciare dal proprio domicilio. Un’attività, di fatto, di smart working”. “Le piazze di spaccio - continua infine il Comandante dei Carabinieri di Catania- avevano una attività di tipo continuativo, 24 ore su 24. Va rilevata la capacità di rigenerazione che hanno dimostrato di avere le associazioni criminali che sono state individuate”. L’indagine e’ nata da una denuncia per tentata estorsione da parte di una vittima.
(di Francesco Bianco)