https://www.pupia.tv - La Polizia di Stato di Reggio Emilia, coordinata dalla locale Procura, ha eseguito 9 arresti a carico di cittadini stranieri responsabili di cessione di sostanza stupefacente nell'area di piazzale Europa. L'attività investigativa, avviata durante l'estate su impulso del Questore della provincia emiliana, Giuseppe Ferrari, nell'ambito del potenziamento dei dispositivi di contrasto ad ogni forma di illegalità e di controllo dell'area di piazzale Europa, limitrofa, oltre che alla stazione ferroviaria "storica", al vasto complesso industriale dismesso delle ex Officine Reggiane, ha consentito di accertare puntualmente il predetto fenomeno criminale, in modo da poterlo reprimere efficacemente.
Ad agosto, in particolare, la Polizia di Stato ha pianificato, ogni giorno, specifici servizi, compiuti dal personale della questura di Reggio Emilia; l'attività ha consentito di documentare plurime e quotidiane cessioni di sostanza stupefacente, tipo hashish, effettuate in piazzale Europa da cittadini per lo più gambiani a vari compratori. Il costante impiego di operatori in abiti civili per sorvegliare e riprendere i luoghi, ha permesso di registrare, in diretta, il commercio della droga.
Al fine di reprimere efficacemente il traffico illegale, la Polizia, di intesa con la Procura della Repubblica Reggio Emilia, ha deciso di ricorrere allo strumento degli arresti differiti: in pratica, gli investigatori, d'accordo con il magistrato, dopo avere documentato la cessione della droga, recuperato lo stupefacente dall'acquirente ed identificato il presunto pusher, hanno posticipato la materiale apprensione dell'arrestato, per potere ricostruire l'intera filiera criminale. Nel corso del mese di agosto, così, la Questura ha proceduto a 18 arresti differiti a carico di 9 persone (alcuni presunti pusher sono stati arrestati più volte) ed alla elevazione di 23 sanzioni amministrative, nei confronti degli acquirenti sorpresi poco dopo l'acquisto dello stupefacente, poi segnalati alla Prefettura.
Le persone destinatarie di arresto differito sono estremamente giovani, provenienti dall'Africa sub sahariana e occupano abusivamente le ex Officine Reggiane. I consumatori identificati nel corso dei servizi, per lo più italiani, abitanti a Reggio Emilia, svolgono in gran parte una regolare attività e risultano occupati in vari settori: commercianti, operai, studenti, cuochi, magazzinieri, eccetera. (09.09.21)