Il ghiacciaio della Marmolada, nel gruppo montuoso delle Dolomiti, continua il suo ritiro. Quest'anno la fronte - ossia la parte più bassa del ghiacciaio, quella soggetta alla fusione della neve - si è ritirata di circa 6 metri rispetto al 2020 nonostante in inverno e in primavera siano caduti 7 metri di neve oltre i 2mila metri di quota. Un arretramento meno vistoso degli anni precedenti, in cui la massa glaciale saliva di quota anche di 20 o 30 metri, ma comunque preoccupante. Abbiamo chiesto a Mauro Valt, nivologo dell'Arpa Veneto, se i ghiacciai dolomitici soffrono maggiormente rispetto al resto di quelli alpini e se sono possibili opere di mitigazione. .A cura di Francesco Cofano .Immagini di Mauro Valt