Un cappotto, un computer o uno strumento musicale. Tutto ciò che si riesce a recuperare vale un ricordo della vita prima del grande rogo. "Poter riprendere qualcosa - racconta un inquilino - ci dà più fiducia per il futuro". Le operazioni sono condotte dai vigili del fuoco che ricevono istruzioni su che cosa prendere e dove cercarlo dagli inquilini i quali, per ragioni di sicurezza, non possono salire. In casa ci va solo chi abitava nelle villette alla base della torre. Si comincia quindi dai piani più alti. "Il tempo però stringe perché - dice un padre di famiglia - probabilmente tra poco tutto sarà posto sotto sequestro. Mi spiace non poter prendere la culla del mio bambino". In via Antonini, sotto la Torre del Moro, è un via vai di valigie, persone con grosse sacche a tracolla: "Abbiamo veramente provato a prendere tutto perché siamo in affitto e dobbiamo ricominciare da zero la nostra vita". .Di Andrea Lattanzi