https://www.pupia.tv - I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, grazie ad un attento controllo del territorio operato anche con l’ausilio di mezzi aerei, hanno scoperto nel territorio di Motta Sant’Anastasia un’illecita “impresa agricola”, dedita alla coltivazione di un’estesa piantagione di marijuana, costituita da circa 740 piante.
In particolare, i militari della Compagnia Pronto Impiego di Catania, in stretta sinergia con il personale militare dei reparti aerei della Guardia di Finanza, monitoravano costantemente i terreni più nascosti dell’hinterland catanese, potenzialmente idonei alla coltivazione ed alla lavorazione di stupefacenti, sia per qualità e sia riservatezza dei luoghi. Nel corso di una ricognizione nelle campagne di Motta Sant’Anastasia, quasi al confine con il territorio di Misterbianco, un’aliquota di “baschi verdi” individuava, tra alberi di arance e limoni, un appezzamento di terreno di oltre 1000 metri quadrati ove si stava coltivando canapa indiana, con piante ricche di infiorescenze, ormai pronte per la raccolta, di altezza compresa tra i 50 ed i 200 centimetri.
Nel del fondo agricolo, i finanzieri trovavano, intento alla cura del terreno, un giovane incensurato di 27 anni, il quale dimorava stabilmente presso un capanno ivi presente, munito di tutti i confort per una stabile permanenza: cucinino a gas, letto, tv con antenna, acqua e cibo a sufficienza per giorni. All’interno del capanno, realizzato con delle griglie metalliche che permettevano di vigilare costantemente tutta la piantagione, sono stati rinvenuti diversi utensili utilizzati per la coltivazione e la lavorazione dello stupefacente, oltre ad un bilancino di precisione e a circa 500 grammi di marijuana, già essiccata e pronta per lo spaccio. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, i militari hanno rilevato l’estrema cura nella gestione della coltivazione di canapa, con le piante perfettamente disposte su oltre 30 filari, ove era presente un complesso sistema di “irrigazione a goccia” collegato a diverse cisterne d’acqua ed un gruppo elettrogeno a combustibile, utilizzato per ogni necessità di energia elettrica.
Il giovane 27enne veniva, pertanto, tratto in arresto in flagranza del reato e ristretto nella casa circondariale di Catania – Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Il terreno, il capanno, gli utensili e i macchinari utilizzati per la cura della piantagione, lo stupefacente essiccato e le piante contenenti la sostanza stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato oltre 1 milione e mezzo di euro, sono stati sottoposti, previa campionatura per le previste analisi, a sequestro penale. L’arresto del 27enne, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, è stato poi convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale. (05.08.21)