Citazioni colte in passerella da Gabriele Colangelo che guarda all'artista tedesco Joaquin Bandau e ne riproduce il principio della stratificazione: vernici, fortemente diluite in diversi strati, applicate su ruvida carta. Sulla sua passerella va in scena una donna grafica e leggera grazie al passaggio graduale dal nero al bianco verso toni più o meno intensi di grigi.
Una sensibilitá post-minimalista che recupera il ‘quadrato nero' di Kazimir Malevic. Il formarsi di livelli, che si creano come alternanza tra luce ed ombra, diventa motivo principe della collezione. Pieghe, emblema di eleganza, protagoniste sulla passerella di Bottega Veneta. Il direttore creativo Tomas Maier le utilizza in tutte le possibili varianti, dal plissé alla piega morbida, che disegna, e soprattutto consente, il movimento.
Cividini cerca negli opposti le leggi dell'armonia e lo fa contrapponendo quadri e righe, pelle e maglia, jersey e cashemere. Il bomber in panno di baby alpaca con disegno tartan burro/nero nasconde un gilet con il davanti di pelliccia di agnello di xiangao abbinato ad una gonna a strati geometrici sovrapposti.
Furla cerca le architetture delle città come fonte di sipirazione per una collezione cha spazia dai toni del rosso e del rosa a quelli del grigio e del cammello.