https://www.pupia.tv - Siracusa - Si è ribellato allo spaccio di droga un disabile affetto da sordità che, nonostante la sua condizione, è stato selvaggiamente picchiato e derubato dell'apparecchio acustico. Gli aggressori - R.D., di 34 anni, R.O., di 32, e A.L., 28 - sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Siracusa che hanno eseguito provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip Andrea Migneco, su richiesta del sostituto procuratore Gaetano Bono, riguardanti le accuse di rapina e lesioni personali.
La vicenda risale al novembre del 2020 quando i carabinieri intervenivano nella zona di via Algeri dove era stata segnalata una violenta aggressione in danno di un ragazzo disabile. La vittima, affetta da sordità, era stata attirata con una scusa nell’androne di una palazzina di via Algeri dove poi il branco l’aveva aggredita con calci e pugni, provocandogli la frattura scomposta del setto nasale. L’aggressione, feroce e cruenta, era stata portata a termine da tutti e tre i soggetti, ma era stata particolarmente violenta da parte di uno dei tre, soggetto fisicamente molto forte ed esperto di arti marziali.
Le indagini hanno permesso di acclarare che gli autori erano stati tre soggetti residenti nelle case popolari di via Algeri, un piazza di spaccio di Siracusa. Dopo il pestaggio, alla vittima erano stati strappati anche un orologio, una collanina e persino l’apparecchio acustico che portava all’orecchio. Il fatto avrebbe avuto come causa una sorta di vendetta personale: secondo quanto ricostruito dai militari, infatti, la vittima, qualche giorno prima di essere aggredita, si sarebbe lamentata della presenza di un acquirente sotto le palazzine in cui era residente, infastidendo così gli spacciatori. Proprio per tale motivo, il branco si sarebbe organizzato per “punire” il ragazzo per la sua insolenza, arrivando perfino ad umiliarlo per la sua disabilità privandolo dell’apparecchio acustico. (04.06.21)