Concordia, 9 anni dopo torna la posidonia sui fondali marini

adnkronos 2021-03-24

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 Oltre

 2000

 tonnellate di olio combustibile pesante stivate nei serbatoi della nave, 1351 m³ di 

acque grigie e nere



41

 m³ di 

oli lubrificanti



280

 

litri

 di 

acetilene



600

 

k


g

 di grassi per apparati meccanici, 

855

 litri di smalto liquido, 

50

 litri di insetticida liquido, 

1

 tonnellata di 

ipoclorito di sodio

 (candeggina) e 

25

.

000

 tonnellate di cemento contenute in 14 mila sacchi necessari per raddrizzare la nave: è questo in termini di 

minacce 

ambientali l’incidente “Costa Concordia”, 

 

la nave da crociera di oltre 114 mila tonnellate di peso (la più grande mai naufragata) che nel 2012 costò la vita a 32 passeggeri provocando inoltre un danno all’ecosistema marino di notevole entità. Dopo 9 anni, terminate le azioni di smantellamento della nave e ripristino dei fondali, parte la terza fase di attività, iniziata nel 2019, destinata al recupero di alcuni elementi “chiave” di questi ecosistemi marini come la posidonia, ad oggi reimpiantati per oltre 1000 m


2


, e il coralligeno la cui riparazione è attualmente in corso.

 

 

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