Rieti - Bancarotta fraudolenta: accertati debiti per oltre 13 milioni (06.08.20)

Pupia Crime 2020-08-06

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https://www.pupia.tv - I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rieti hanno proceduto, nei giorni scorsi, alla notifica di un avviso di conclusione indagini preliminari e informazione di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti, nei confronti di 7 persone, a vario titolo indagate quali amministratori (di diritto e di fatto), direttori nonché sindaci della nota Cooperativa Risparmio 76.

Si ricorda che le indagini a suo tempo delegate dalla locale Procura della Repubblica alle Fiamme Gialle reatine, avevano consentito, nella prima fase, di acquisire, anche mediante l’esecuzione di perquisizioni e sequestri, elementi indiziari comprovanti condotte appropriative illecite in danno di numerose persone, fra cui molti lavoratori dipendenti della stessa Cooperativa, nelle cui casse avevano versato somme rilevanti a titolo di prestito sociale. Successivamente, in data 2 maggio 2017, sulla base delle istanze di molti creditori, delle relazioni dei “commissari” nonché dagli esiti investigativi della Guardia di Finanza, il Tribunale di Rieti emetteva sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza della citata cooperativa, e quindi del suo fallimento.

Nel concreto, le ipotesi alla base del provvedimento notificato agli indagati, riguardano, per quattro amministratori (di diritto e di fatto), la tenuta delle scritture contabili obbligatorie in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, allo scopo di procurarsi un ingiusto profitto; l’aggravamento del dissesto economico-finanziario della cooperativa per non aver richiesto il fallimento; l’aver cagionato un ammanco dalle casse sociali, dissimulando/distraendo somme giacenti sui conti correnti relative al prestito sociale precedentemente conferito dai soci, pari ad oltre 2.300.000 euro; il conferimento di rami d’azienda ad altre società senza ottenere alcun corrispettivo; il prelevamento di danaro contante dalle casse dei supermercati.

Nei confronti di tre componenti dell’organo sindacale societario, succedutisi nel tempo, vengono invece formulate, in concorso, ipotesi afferenti l’omesso controllo sui gravi comportamenti tenuti dagli amministratori. Il danno arrecato alla massa creditoria, rapportato alla determinazione dello stato passivo approvato, è stato quantificato per un importo superiore ai 13 milioni di euro. Con il predetto provvedimento giudiziario si torna a dare speranza ai molti creditori del fallimento e soprattutto ai dipendenti che avevano devoluto stipendi e risparmi al management della “storica” cooperativa che gestiva, tra gli altri, i noti supermercati di Rieti in viale Fassini e di Montopoli di Sabina e, nella fine degli anni 2000, di quello ubicato presso “I Cubi” di Villa Reatina. (06.08.20)

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