https://www.pupia.tv - Una vera e propria 'azienda del crimine', con varie linee d'impresa. Tre i principali settori di interesse (delinquenziale): il traffico di stupefacenti, il furto di ingenti quantitativi di derrate alimentari nel nord-Italia ed il furto e la ricettazione di autovetture finalizzato ad estorcere alle vittime un corrispettivo per la restituzione (il classico ‘cavallo di ritorno’).
E’ quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola che all'alba di oggi hanno smantellato la ‘Cerignola Enterprise’ (da cui il nome del blitz), giungendo all'esecuzione di una misura cautelare nei confronti di 13 soggetti - 8 custodie in carcere e 5 arresti domiciliari -, tutti personaggi orbitanti nell’area criminale cerignolana. Le indagini sono nate come ‘costola’ di quelle relative al tentato omicidio di Leonardo Digirolamo dello scorso 6 aprile 2018 e per le quali, sempre la squadra mobile dauna aveva eseguito un arresto.
Le investigazioni hanno permesso così di inquadrare uno spaccato criminale preoccupante: in particolare, nel corso dell’indagine sul tentato omicidio, era emersa la figura di un uomo, parente quello accusato del tentato omicidio, quale ‘collante’ fra più settori criminali. Attraverso quest’ultimo, infatti, si sono potuti individuare i fili di una fitta rete che ha condotto, anzitutto, all’accertamento di una intensa attività di spaccio effettuata in un box in via Policoro a Cerignola.
I successivi approfondimenti effettuati sui soggetti frequentatori di tale box hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa l’attività di spaccio a carico di altri sei soggetti. Sempre attraverso lo stesso ‘gancio’ è stato possibile individuare una batteria composta da tre soggetti, specializzata nel furto di autovetture da poi restituire alle vittime attraverso l’estorsione di una somma di denaro. Attraverso l’attività di investigazione è stato possibile, dapprima, individuare le autovetture sottratte per poi procedere all’ascolto delle vittime (che in nessun caso hanno denunciato l’estorsione, limitandosi alla sola sottrazione dell’auto) e ricostruire lo schema del ‘cavallo di ritorno’. (21.05.20)