https://www.pupia.tv - Circa cento carabinieri del comando provinciale di Venezia sono entrati in azione dall'alba del 12 maggio in un'operazione contro una banda di sinti specializzata in furti che ha portato all’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare, di cui sei in carcere e due agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti sinti e di un marocchino, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali.

Effettuate perquisizioni domiciliari a carico degli arrestati e di altre 15 persone, tutte italiane, indagate per gli stessi reati. Al gruppo, appartenente a due comunità del Veneziano, sono attribuiti oltre 100 reati commessi in numerose province di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna: il valore stimato della refurtiva supera il mezzo milione di euro.

Tra le persone sottoposte a perquisizioni ci sono 4 minorenni. L'indagine è iniziata focalizzando l'attenzione su una comunità sinti dislocata tra Cavarzere (Venezia), Mestre (Venezia) e Verona, scoprendo che alcuni di essi erano al centro delle razzìe. Inoltre, i carabinieri sono risaliti al canale di ricettazione del materiale rubato individuando un marocchino, residente a Noventa Padovana (Padova), il quale spediva la refurtiva in patria. E' stato anche appurato l'acquisto, da parte di uno degli indagati, di una pistola semiautomatica e proiettili. (12.05.20)