Roma - Evasione fiscale: 21 indagati e sequestri per 20 milioni (14.10.19)

Pupia Crime 2019-10-14

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https://www.pupia.tv - I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinati dalla Procura di Roma, hanno eseguito una serie di sequestri preventivi diretti e per equivalente nonché misure interdittive personali, emesse dal gip del Tribunale di Roma, nei confronti di soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita all’emissione di fatture false, al riciclaggio e all’auto-riciclaggio.

Le investigazioni hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale che ha posto in essere sistematiche evasioni fiscali per oltre 100 milioni di euro, nonché operazioni di riciclaggio e auto-riciclaggio dei proventi illeciti così costituiti per oltre 55 milioni di euro. L’organizzazione era stata già stata colpita alla fine del 2017, quando furono arrestati, sempre su disposizione del gip capitolino, 4 imprenditori romani ritenuti gli ideatori del complesso sistema di frode. Le successive indagini espletate hanno consentito di individuare ulteriori soggetti, attivi all’interno della struttura criminale, cui erano assegnati compiti ben determinati, quali la costituzione di società “cartiere”, la predisposizione di false fatture ed il riciclaggio del denaro corrisposto a fronte del pagamento dei documenti fiscali emessi.

Significativa, in tal senso, anche l’attività di procacciamento dei nuovi clienti svolta da un commercialista romano, il quale, a conoscenza, per ragioni professionali, delle condizioni finanziarie dei suoi assistiti, li indirizzava abilmente a servirsi delle prestazioni dell’organizzazione. I clienti finali, ai quali gran parte delle somme venivano poi retrocesse sotto forma di contanti, potevano così avere la disponibilità di denaro da utilizzare senza correre il rischio che le transazioni fossero “tracciate” attraverso i canali ufficiali.

L’indagine ha consentito di apprezzare la validità dei plurimi presidi antiriciclaggio previsti dall’ordinamento italiano che, quando integrati dall’azione degli organi investigativi, consentono anche di intercettare gravi fenomeni di evasione fiscale e di utilizzo illecito del contante: infatti, grazie alle numerose segnalazioni di operazioni sospette elaborate dai diversi intermediari finanziari e poi approfondite dai finanzieri, sono state individuate le anomale movimentazioni nei conti bancari dei membri del sodalizio.

Esemplare è il caso di uno degli indagati che, pur disoccupato e nullatenente, ha visto in circa sei mesi transitare sul proprio conto bancario oltre 5 milioni di euro. Ora, dunque, la Procura capitolina ha emesso, nei confronti dei capi e dei loro più stretti collaboratori, una misura di sequestro preventivo e per equivalente per un importo totale di circa 20 milioni di euro, quale profitto dei reati di omessa presentazione delle dichiarazioni Iva, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio ed auto-riciclaggio, nonché il sequestro preventivo di 12 società cartiere e di 1 sito internet. (14.10.19)

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