A poche ore dall’apertura, a Bonn, del vertice delle Nazioni Unite sul clima, almeno 25 mila persone sono scese in piazza per protestare contro l’uso di carboni fossili. Un corteo pacifico che ha visto slogan e appelli rivolti ai potenti della Terra. “Dobbiamo ridurre rapidamente i livelli di summitsi devono spegnere le vecchie centrali a carbone, questo è il nostro obiettivo, dichiara un’ambientalista dell’ONG “Bund”.

Thousands rally in #Bonn to protest over #Cop23 climate deal https://t.co/xTJYbnf5WG pic.twitter.com/Z7L7D78h4s— News Hour (@newshourbd) November 5, 2017


Molti manifestanti hanno criticato il governo tedesco per l’uso di queste centrali nonostante Berlino sostenga di perseguire obiettivi ambiziosi con l’utilizzo di energie rinnovabili. Al centro delle polemiche anche la recente uscita degli Stati Uniti dall’Accodo di Parigi. Secondo il Direttore Esecutivo di Greenpeace Jennifer Morgan la vera novità di questo vertice sta nel fatto che tutti i politici, le organizzazioni e i sindaci delle città che stanno arrivando qui a Bonn sono la dimostrazione che l’amministrazione Trump non rappresenta davvero quello l’America pensa sul clima.

1000s of young climate heroes are gathered in Bonn to accelerate #ClimateAction ahead of COP23! We can be the generation to stop climate change and create a sustainable planet for all. https://t.co/Hnau2E3KL6 #COY13 pic.twitter.com/LIBiimJFL2— UN Youth Envoy (UNYouthEnvoy) November 3, 2017


La conferenza COP23, in programma dal 6 al 17 novembre, sarà presieduta dalle isole Fiji, una delle aree più a rischio a causa del riscaldamento globale.

We all feel a connection to the . It is our home. We must protect it. FijiPM calls all at #COP23 to raise ambition to fight #ClimateChange pic.twitter.com/N2QxQNBDki— COP23 (COP23) November 5, 2017