Kenya al voto, ma sono elezioni ad alta tensione. Giornata elettorale nel paese africano, che va alle urne per la seconda volta dal’8 agosto, dopo che la precedente tornata elettorale è stata annullata dalla Corte Suprema per illegalità e irregolarità. E’ stata la prima volta nel Continente Nero che il risultato delle elezioni è stato ribaltato da un tribunale.
Il favorito è naturalmente il presidente uscente Uhuru Kenyatta, in carica dal 2013, vincitore delle elezioni di agosto, caratterizzate da brogli, pressioni e brutalità della polizia.
Nonostante la presenza di osservatori internazionali, per il leader dell’opposizione Raila Odinga – che si è ritirato dalla corsa presidenziale – si tratta di elezioni farsa e nella manifestazione pre-elettorale ha invitato i suoi elettori a boicottare le urne.
Nelle ultime settimane alcune città del Kenya (la capitale Nairobi, ma anche Mombasa, Kisimu – roccaforte dell’opposizione – e l’enorme bidonville Kibera – sono state teatro di disordini tra le opposte fazioni.
Tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, in Kenya, gli scontri del dopo elezioni provocarono oltre mille morti.