Catalogna: tra oggi e domani la resa dei conti?

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Giovedì 26 ottobre e venerdì 27 ottobre: due giornate cruciali per il futuro della Spagna e dell’Europa. Oggi, in contemporanea, si terranno rispettivamente la sessione plenaria del Parlamento catalano con l’intervento del Presidente Carles Puigdemont e la sessione del Senato di Madrid per avviare la discussione sul ricorso all’articolo 155 della Costituzione, con il quale il governo centrale revoca sostanzialmente l’autonomia e prende il controllo della regione.

Cosa significa? Un irrigidirsi delle posizione e lo sfumare di ogni possibile dialogo. Puigdemont ha scartato l’ipotesi di parlare in aula a Madrid e la strada verso la dichiarazione unilaterale dell’indipendenza sembra la più vicina.

Oriol Junqueras, Vice Presidente del governo regionale di Catalogna: “Noi siamo repubblicani dunque ovviamente lavoriamo per costituire una Repubblica. Riteniamo d’avere il mandato democratico per costituire tale Repubblica. Senza contare che il governo spagnolo non ci lascia nessuna altra possibilità che non sia la difesa delle libertà civili e dei diritti dei cittadini. E questo attraverso i migliori strumenti istituzionali che abbiamo a disposizione”.

In un clima d’attesa e di tensione, ieri sera gli indipendentisti hanno marciato davanti al palazzo della Generalitat a Barcellona. Intanto a Madrid si prepara la strategia per il commissariamento delle istituzioni catalane. Il quid sarà come farlo senza innescare reazioni violente.

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