Dopo la strage di Las Vegas, negli Stati Uniti si riaccende il dibattito sul possesso e sulle modifiche delle armi, per renderle più letali. Una prima apertura arriva dal numero due della maggioranza repubblicana al senato John Cornyn che ha chiesto una revisione delle leggi sul possesso del cosidetto “bump stock”. Il dispositivo che ha permesso al killer Paddock di trasformare la sua arma da semi-automatica in automatica, la cui vendita è illegale e uccidere 59 persone. La senatrice democratica Dianne Feinstein, da tempo chiede la messa al bando del meccanismo. Gabrielle Giffords ex deputata, ferita alla testa in una spartaoria durante un comizio, nel 2011, ha preso la parola durante una manifestazione mercoledì a Washington.
“Adesso è il momento di restare uniti ed essere responsabili: democratici e repubblicani, non dobbiamo mai smettere di combattere”, ha detto Giffords.
Sono 310 milioni , ovvero la metà del numero complessivo mondiale, le armi da fuoco disponibili negli Stati Uniti. Secondo uno studio del Pew Center su 100 americani almeno 89 detengono un’arma in casa. Il Presidente Trump, ha frenato sull’introduzione di una legge sulle armi, mentre continuano le pressioni da parte dei democratici . La leader del senato Nancy Pelosi ha chiesto allo speaker della camera Paul Ryan una commissione ad hoc per lavorare ad una nuova normativa e di ritirare il progetto di legge per facilitare l’uso dei silenziatori.